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Nuove testimonianze sul popolamento rurale nell’ager Mediolanensis. L’impianto rustico di Melzo, Cascina Mascheroni
During recent excavations for the construction of a methane pipeline in the territory of the municipality of Melzo, north-east of Milan, a small Roman structure was discovered. It probably had functional use and was part of a larger rural settlement, not identified by archaeological investigations. The discovery constitutes new evidence of Roman rural construction in the territory of ancient Mediolanum.Nel corso di recenti scavi per la realizzazione di un metanodotto nel territorio del comune di Melzo, a nord-est di Milano, è stato messo in luce un piccolo impianto di epoca romana, a probabile destinazione funzionale, verosimilmente parte di un insediamento rustico più ampio, non identificato dalle indagini archeologiche. La scoperta costituisce una nuova testimonianza relativa all’edilizia rurale romana nel territorio dell’antica Mediolanum
Le case storiche dell’Appennino piacentino: un patrimonio culturale a rischio
Referring to the Geography of rural areas, this paper analyzes the main features of the traditional settlements in the Apennines. It provides a synthetic and exhaustive picture of a partially abandoned realm, whose traces, however, reflect in the contemporary world influencing its social and economic fabric. Specifically, the study aims at highlighting the structural and functional characteristics of the historical houses of the Appennino Piacentino, located beyond the limits of the Roman centuriation. The current deterioration and abandonment of the area should question experts, politicians and citizens in order to implement an effective local development plan for the regeneration of the whole territorial system
FROM GRAPES TO LANDSCAPE RECONSTRUCTION: THE EXAMPLE OF ECOMUSEUM OF HILL AND WINE, CASTELLO DI SERRAVALLE, BOLOGNA, ITALY
Un territorio marginale come quello di Castello di Serravalle (Bologna) può offrire moltissime informazioni
sull’evoluzione del rapporto tra uomo e ambiente, affiancando e integrando ricostruzioni
geomorfologiche, dati archeologici e fonti storiche scritte. Per questo studio è necessario un innovativo
tipo di approccio, profondamente multidisciplinare, che prevede l’utilizzo di competenze
diversificate e lo studio di fonti eterogenee per tipologia e ambito. Particolare attenzione è dedicata
all’integrazione tra dati gromorfologici ed archeologici, soprattutto alle analisi archeobotaniche dei
reperti provenienti dal sito romano di Mercatello. Inoltre i risultati della ricerca potranno essere
valorizzati e divulgati con un adeguato allestimento museale, come nel caso dell’Ecomuseo della
Collina e del Vino, che permetterĂ di svolgere attivitĂ didattiche per una maggiore consapevolezza
del patrimonio naturale e culturale dei residenti.Marginal areas as Castello di Serravalle (Bologna, Italy) offer us numerous information about the evolution
of men -environment relationship, which can complete the geomorphological reconstructions,
the archaeological proofs and the written historical sources. This particular research requires a brand
new approach, strongly multidisciplinary, which plans to use different competences and to study heterogeneous
sources, diverse for fi eld and features. Particular attention will be given to the integration of
geomorphological and archaeological data, first of all to archaeobotanical analyses on materials from
the roman archaeological site of Mercatello. Moreover the results of this research could be improved
and spread through a suitable museum arrangement (Ecomuseum of Hill and Wine), which would let
people improve their local, natural and cultural knowledge, through learning activities
Con gli occhi di Raterio: note sulla cultura artistica veronese di X secolo
Il testo vuole dare un quadro d'insieme dellla cultura artistica veronese di X secolo, considerando, da un lato, le poche opere superstiti, dall'altro, le testimonianze offerte dalle fonti e, soprattutto, dai testi del vescovo Raterio. L'attenzione è rivolta alle opere di pittura e scultura, oltre che alle oreficerie e ai tessili, sondando, dove possibile. le variate modalità di rapporto con l'arte antica
Archeologia della lana in etĂ romana. Dati preliminari dalla provincia di Rovigo
This paper presents the preliminary results of the census of archeological data for the province of Rovigo related to the textile industry in roman times. This research comes from a Phd project that is still ongoing and is a part of a larger research focused on the Roman textiles in Northern Italy started a few years ago by the Dipartimento dei Beni Culturali, University of Padua. Whilst weaving and spinning activities are quite frequent, evidence for shearing is quite rare. The paper also divides the specific characteristics of each class of objects studied in two separate geographic contexts, the urban context of the city of Adria and the rural context of the rest of the Rovigo province
Le <i>Stationes</i> di <i>Hafa</i> e <i>Molaria</i> alla luce delle fonti toponomastiche, archivistiche e archeologiche
Hafa e Molaria sono citate nell’Itinerarium Antonini lungo la via a Tibulas Caralis, dopo Tibula, Gemellas e Luguidunec. Mentre per Molaria, nel corso degli studi, appare largamente accettata, anche in virtù di una possibile evoluzione toponomastica, la sua identificazione con l’attuale Mulargia, frazione del Comune di Bortigali (Nuoro), l’ubicazione di Hafa non sempre ha trovato concordi gli studiosi, pur essendo attualmente dominante la sua collocazione alla periferia di Mores (Sassari). Attraverso il riesame dei dati bibliografici, l’analisi toponomastica, il contributo di fonti archivistiche e cartografiche, l’indagine sul campo e l’utilizzo di strumenti GPS per la georeferenziazione dei dati archeologici, s’intende affrontare il tema dell’ubicazione dei due posti di tappa e le connesse problematiche
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